E' meglio la separazione consensuale o giudiziale?
[Domanda di Gianluigi, 02/10/2012] Buongiorno. Sono stato sposato per un anno e mezzo, durante il quale mia moglie ha largamente usufruito delle mie risorse economiche. Viveva in un'altra città, e quindi dopo essersi trasferita, le ho aperto un negozio identico a quello che già gestiva da due anni. Non è però mai stata in grado di provvedere alle proprie spese, per questo, oltre ad aver pagato tutto per l'apertura del nuovo negozio, ho pagato affitti, pagato forniture che ella non riusciva a pagare, pagato marketing e corsi di formazione per più di due anni. In casa non faceva nulla, non faceva la spesa o mi aiutava con le bollette. Decidiamo di separarsi e lei se ne va (essendo la casa di mia proprietà già da prima del matrimonio). Per nove mesi le dò 450 euro e firmiamo un accordo in cui lei dice che questo le va bene, in più le lascio una macchina di mia proprietà, un motorino e lei ha una fideiussione aperta a nome mio di 6500. Io prendo 2000 €. Ora, 10 giorni prima della sentenza di seprazione consensuale, mi dice che non le va più bene. Vorrebbe almeno 650 €, altrimenti non si presenterà dal giudice. Io ho una figlia da una precedente relazione a cui dò 400€ e un affitto dello studio in cui lavoro di 600€. Non so cosa fare.. è normale la proposta che lei mi fa? Perchè io non so come fare a darle quei soldi. Mi conviene accettare o andare in giudiziale? Molti mi consigliano di non andare in giudiziale.
Grazie.
Risposta: Considerato che la richiesta di sua moglie non è molto lontana da quanto da lei proposto, qualora non intenda affrontare una giudiziale, con inevitabile aggravio di costi e prolungamento dei tempi, potrebbe concordare una soluzione "a tempo", prevedendo una riduzione dell'assegno ad esempio dopo un anno, oppure trovando una soluzione intermedia. Tra l'altro bisognerebbe comprendere se sua moglie sia o meno in grado di lavorare e di trovare un'occupazione.
Risposta: Considerato che la richiesta di sua moglie non è molto lontana da quanto da lei proposto, qualora non intenda affrontare una giudiziale, con inevitabile aggravio di costi e prolungamento dei tempi, potrebbe concordare una soluzione "a tempo", prevedendo una riduzione dell'assegno ad esempio dopo un anno, oppure trovando una soluzione intermedia. Tra l'altro bisognerebbe comprendere se sua moglie sia o meno in grado di lavorare e di trovare un'occupazione.



L'Affidamento dei Figli nella Causa di Divorzio

Separazione: definizione
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