Come funziona il pignoramento dell'assegno di mantenimento?

[Domanda di Dario, 27/09/2012] Buongiorno, volevo sapere in caso di assegno di mantenimento della figlia, causa divorzio, il datore di lavoro può trattenere fino 50% degli emolumenti che vengono corrisposti al coniuge obbligato. Ma nel caso in cui il coniuge non paga e si esegue il pagamento diretto dell'assegno di mantenimento, ma la paga è già gravata di 2 prestiti personali, come ci si comporta? C'è qualche normativa che obbliga il datore di lavoro a scrivere ad una delle due finanziarie per sospendere il versamento delle rate?

ES:
- euro 1500 stipendio al netto delle ritenute di legge;
- euro 750 limite del 50%;
- euro 517 somma dei prestiti personali;
- euro 300,00 assegno di mantenimento.

Sottraendo i 750 - 517 la quota da pignorare/trattenere (perché non è un vero pignoramento con senteza del giudice, ma un versamento diretto), sarebbe di euro 233, importo minore dell'assegno di mantenimento. Ma visto che il suddetto assegno ha la priorità, vorrei qualche informazione.
Grazie


Risposta: Il limite del 50% sussiste solo per la pignorabilità dello stipendio in riferimento a crediti alimentari. Sinceramente non vedo per quale motivo il pagamento del prestito e dell'assegno di mantenimento non possano coesistere, tanto più che si tratta di un prestito volontario e non di un pignoramento. Se anche dovessimo considerare lo stipendio al netto delle rate del finanziamento, esse sarebbe comunque pignorabile sino alla metà per i crediti alimentari, per cui se anche considerassimcoprirebbe comunque il pagamento dell'assegno mensile di mantenimento.
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