La moglie non ha mai lavorato anche se la famiglia è in crisi, cosa si può fare?
[Domanda di Giovanni, 14/06/2016] Buon giorno, sono sposato in separazione dei beni da Febbraio 1995.
Ho 2 figli di cui la ragazza nata nel Luglio del 1995 e il ragazzo in Settembre del 1998.
In quei anni ( ereditiamo dal 1976 per la morte di mio padre al 50% con mia madre di un bel patrimonio economico e immobiliare ).
Dal giorno del mio matrimonio ho sempre potuto mantenere la famiglia e far si che mia moglie non lavorasse, curandosi ( come effettivamente in modo eccellente ha fatto ) della famiglia e della casa di mia proprietà al 50% con mia madre 83 enne.
Per le vacanze estive Lago, Mare, Montagna di mia proprietà al 50% con mia madre, fino all' inizio del nuovo anno scolastico, in inverno in Montagna.
Nel corso degli anni investimenti sbagliati, fregature da soci, prestiti di ingenti somme di denaro ( mai ritornate ) ad persone che credevo amiche, eccetera, hanno portato il patrimonio a ridursi drasticamente, facendo che il sottoscritto diventasse un lavoratore dipendente, lavoro svolto senza timori o vergogna.
Mia moglie non ha mai espresso la volontà di andare a lavorare ne in regola ne in nero, per aiutare la famiglia economicamente, perciò ho cominciato a vendere qualche unità immobiliare per sostenerci.
Da circa 2 anni sono in mobilità a € 570,00 al mese e lei non accenna a trovare un lavoro.
A marzo dell' anno scorso ( 2015 ) trovo lavoro quindi sospendo la mobilità per lavorare con contratto part-time fino al giorno 8 di Luglio. Cornuto e Mazzato.
L' azienda non mi paga mai uno stipendio e mi ricatta perchè sono obbligato a rimanere in quanto se mi licenzio perderei anche tutta la mobilità.
Mia madre mi ha aiutato economicamente, ma ad oggi mia moglie non è ancora andata a trovarsi un lavoro per aiutare l'ambito famigliare, anzi mi ha chiesto di vendere il penultimo immobile disponibile in quanto non abbiamo più soldi.
Come ben si sà in questi casi e momenti, l'immobile ha un valore di circa € 900.000 ma visto il mio momento, mi hanno offerto al massimo € 400.000, prendere o lasciare.
Se lascio e poi torno diventano € 300.000/350.000.
Ho intenzione di separarmi da lei, ho qualche estremo a mio favore per non darle mantenimento a lei ( per i figli assolutamente si ) precisando che comunque la farei restare nella casa in cui abitiamo, facendo che vada a lavorare e si paghi lei bollette luce, acqua, gas ecc ? Io non so più come fare, non ce la faccio più.
La ringrazio per il tempo dedicatomi e il consiglio datomi.
Risposta: La Sua situazione familiare è molto chiara mentre quella patrimoniale è molto complessa.
Mi è difficile, senza avere alcun Suo documento darLe dei validi consigli: vorrei solo farLe presente che il Giudice molto facilmente disporrà, in caso di separazione, anche un assegno a favore di Sua moglie: le ultime pronunce di Giurisprudenza lo escludono quando si dimostra che la stessa non abbia accettato proposte concrete, non si sia mai attivata …. Ma molti altri fattori entrano in gioco, compreso il tenore di vita della famiglia fino alla separazione (che dalla Sua descrizione mi sembra molto elevato e che potrebbe portare o ad un alto mantenimento per i figli o, appunto, al riconoscimento economico anche alla moglie).
L’unico caso in cui l’ex coniuge NON ha diritto al mantenimento è in caso di addebito della separazione, ma non mi sembra che nella Sua email si parli di comportamenti di Sua moglie che possano fare giungere a questa conclusione. Le consiglio di rivolgersi ad un Avvocato e di seguirne i consigli, esponendo tutti i fatti e portando tuta la documentazione che Le verrà richiesta.
Se abita nella provincia di Vicenza mi contatti pure: il mio Foro di competenza è questo.
Avv. Alessandra Bocchi
www.studiolegalebocchi.it
Ho 2 figli di cui la ragazza nata nel Luglio del 1995 e il ragazzo in Settembre del 1998.
In quei anni ( ereditiamo dal 1976 per la morte di mio padre al 50% con mia madre di un bel patrimonio economico e immobiliare ).
Dal giorno del mio matrimonio ho sempre potuto mantenere la famiglia e far si che mia moglie non lavorasse, curandosi ( come effettivamente in modo eccellente ha fatto ) della famiglia e della casa di mia proprietà al 50% con mia madre 83 enne.
Per le vacanze estive Lago, Mare, Montagna di mia proprietà al 50% con mia madre, fino all' inizio del nuovo anno scolastico, in inverno in Montagna.
Nel corso degli anni investimenti sbagliati, fregature da soci, prestiti di ingenti somme di denaro ( mai ritornate ) ad persone che credevo amiche, eccetera, hanno portato il patrimonio a ridursi drasticamente, facendo che il sottoscritto diventasse un lavoratore dipendente, lavoro svolto senza timori o vergogna.
Mia moglie non ha mai espresso la volontà di andare a lavorare ne in regola ne in nero, per aiutare la famiglia economicamente, perciò ho cominciato a vendere qualche unità immobiliare per sostenerci.
Da circa 2 anni sono in mobilità a € 570,00 al mese e lei non accenna a trovare un lavoro.
A marzo dell' anno scorso ( 2015 ) trovo lavoro quindi sospendo la mobilità per lavorare con contratto part-time fino al giorno 8 di Luglio. Cornuto e Mazzato.
L' azienda non mi paga mai uno stipendio e mi ricatta perchè sono obbligato a rimanere in quanto se mi licenzio perderei anche tutta la mobilità.
Mia madre mi ha aiutato economicamente, ma ad oggi mia moglie non è ancora andata a trovarsi un lavoro per aiutare l'ambito famigliare, anzi mi ha chiesto di vendere il penultimo immobile disponibile in quanto non abbiamo più soldi.
Come ben si sà in questi casi e momenti, l'immobile ha un valore di circa € 900.000 ma visto il mio momento, mi hanno offerto al massimo € 400.000, prendere o lasciare.
Se lascio e poi torno diventano € 300.000/350.000.
Ho intenzione di separarmi da lei, ho qualche estremo a mio favore per non darle mantenimento a lei ( per i figli assolutamente si ) precisando che comunque la farei restare nella casa in cui abitiamo, facendo che vada a lavorare e si paghi lei bollette luce, acqua, gas ecc ? Io non so più come fare, non ce la faccio più.
La ringrazio per il tempo dedicatomi e il consiglio datomi.
Risposta: La Sua situazione familiare è molto chiara mentre quella patrimoniale è molto complessa.
Mi è difficile, senza avere alcun Suo documento darLe dei validi consigli: vorrei solo farLe presente che il Giudice molto facilmente disporrà, in caso di separazione, anche un assegno a favore di Sua moglie: le ultime pronunce di Giurisprudenza lo escludono quando si dimostra che la stessa non abbia accettato proposte concrete, non si sia mai attivata …. Ma molti altri fattori entrano in gioco, compreso il tenore di vita della famiglia fino alla separazione (che dalla Sua descrizione mi sembra molto elevato e che potrebbe portare o ad un alto mantenimento per i figli o, appunto, al riconoscimento economico anche alla moglie).
L’unico caso in cui l’ex coniuge NON ha diritto al mantenimento è in caso di addebito della separazione, ma non mi sembra che nella Sua email si parli di comportamenti di Sua moglie che possano fare giungere a questa conclusione. Le consiglio di rivolgersi ad un Avvocato e di seguirne i consigli, esponendo tutti i fatti e portando tuta la documentazione che Le verrà richiesta.
Se abita nella provincia di Vicenza mi contatti pure: il mio Foro di competenza è questo.
Avv. Alessandra Bocchi
www.studiolegalebocchi.it



L'Affidamento dei Figli nella Causa di Divorzio

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