Cosa si può fare se la moglie si disinteressa dei figli?
[Domanda di Salvatore, 01/07/2012] Mia moglie lavora dalle 8.00 fino alle 20.00 in un centro per massaggi molto discutibile. Siamo già d'accordo per la separazione, lei pare intenzionata a lasciare i miei due bambini 10 e 14 anni ai nonni (suoi genitori). A 40 anni vuole uscire anche di notte con le sue amiche. Vi chiedo: può una madre disinteressarsi così dei propri figli? Cosa posso fare io per tutelare i miei figli? Spero in una vostra cortese risposta ringraziandovi sin d'ora.
Risposta: Premesso che non mi è chiaro se la scelta di affidare i minori ai nonni materni sia o meno condivisa anche da Lei, è opportuno premettere il nostro ordinamento giuridico, in seguito alla nuova disciplina introdotta dalla L. 54/2006 ed improntata alla tutela del diritto del minore alla cd. «bigenitorialità», al diritto, cioè, dei figli di mantenere un rapporto con entrambi i genitori anche dopo la separazione, pone l’affidamento condiviso come regola generale, mentre l’affidamento esclusivo si riduce ad un’ipotesi di carattere assolutamente eccezionale e residuale. Il criterio guida nella corretta applicazione della nuova disciplina è quello del maggior interesse materiale e morale per la prole. L'affido esclusivo costituisce dunque un rimedio residuale che dovrà essere adeguatamente motivato dal giudice in quanto ipotizzabile solo qualora l’affidamento all’altro genitore si dimostri contrario all’interesse del minore, come ad esempio in caso di violazione dei doveri o abuso dei poteri inerenti la potestà da parte del genitore, o di una condotta di quest'ultimo pregiudizievole nei confronti dei figli. Nel caso di specie, ritengo che Lei possa chiedere l'affidamento condiviso dei minori, prevedendo la collocazione prevalente degli stessi presso di sè. In presenza di un evidente disinteresse per la prole e di altre condotte gravemente pregiudizievoli per la stessa da parte della madre, elementi che dovranno essere adeguatamente comprovati in giudizio, potrebbero inoltre sussistere i presupposti per una richiesta di affido esclusivo dei minori.
Risposta: Premesso che non mi è chiaro se la scelta di affidare i minori ai nonni materni sia o meno condivisa anche da Lei, è opportuno premettere il nostro ordinamento giuridico, in seguito alla nuova disciplina introdotta dalla L. 54/2006 ed improntata alla tutela del diritto del minore alla cd. «bigenitorialità», al diritto, cioè, dei figli di mantenere un rapporto con entrambi i genitori anche dopo la separazione, pone l’affidamento condiviso come regola generale, mentre l’affidamento esclusivo si riduce ad un’ipotesi di carattere assolutamente eccezionale e residuale. Il criterio guida nella corretta applicazione della nuova disciplina è quello del maggior interesse materiale e morale per la prole. L'affido esclusivo costituisce dunque un rimedio residuale che dovrà essere adeguatamente motivato dal giudice in quanto ipotizzabile solo qualora l’affidamento all’altro genitore si dimostri contrario all’interesse del minore, come ad esempio in caso di violazione dei doveri o abuso dei poteri inerenti la potestà da parte del genitore, o di una condotta di quest'ultimo pregiudizievole nei confronti dei figli. Nel caso di specie, ritengo che Lei possa chiedere l'affidamento condiviso dei minori, prevedendo la collocazione prevalente degli stessi presso di sè. In presenza di un evidente disinteresse per la prole e di altre condotte gravemente pregiudizievoli per la stessa da parte della madre, elementi che dovranno essere adeguatamente comprovati in giudizio, potrebbero inoltre sussistere i presupposti per una richiesta di affido esclusivo dei minori.
L'Affidamento dei Figli nella Causa di Divorzio
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