Cosa comporta il ripristino della coabitazione tra due coniugi separati

[Domanda di Fabio, 13/09/2012] Salve, vi racconto la mia storia. Nel maggio 2007, ho fatto la separazione consensuale con la mia ex moglie, che è stata omologata circa 1 mese. Successivamente a causa della mancanza della mia bambina e l'instabile condizione economica, mi veniva proposto di tornare sotto lo stesso tetto della mia ex, e accettai per il bene di mia figlia. Quindi 2008. Fino ad allora avevo corrisposto mensilmente quanto aveva stabilito il giudice, ma dopo un mese dal mio rientro decidevamo che non serviva, perché le spese bollette ecc. e tutto il resto veniva pagato da me, e quindi non serviva più la quota di mantenimento. In questo momento è riesplosa la crisi, perché di fatto non c'è mai stato una vera riconciliazione, ma una sopportazione reciproca, a questo punto ho deciso di tagliare i ponti e cercare di ricominciare una nuova vita, ed è per questo motivo che ho chiesto il divorzio consensuale. A questo punto lei si è rifiutata e si rifiuta di accettarlo, perché le è stato consigliato dal suo avvocato che essendoci stata la riconciliazione tra i coniugi, durata dal settembre 2008 ad un mese fa, bisognava rivedere la questione economica, e eventualmente fare di nuovo la separazione. A questo punto, io vorrei evitare di andare in giudizio forzando la mano, ma nello stesso tempo anche concedendole un aumento del mantenimento, non vorrei stare sulla ghigliottina magari per tutta la vita, perché anche per rimorso nei miei confronti, lei potrebbe tirar fuori la questione della riconciliazione a suo comodo. Come dovrei comportarmi?

Risposta: La Corte di Cassazione ha sottolineato che il ripristino della coabitazione tra due coniugi separati deve essere valutato oggettivamente in relazione ai comportamenti dei coniugi stessi. Il ritorno alla coabitazione della stessa casa, in assenza della ripresa della comunione materiale e spirituale dei coniugi, non significa necessariamente ed inequivocabilmente che i due coniugi si siano riappacificati. Ha inoltre precisato che incombe al coniuge interessato a negare la riconciliazione darne la prova contraria.
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