Se non ci si può permettere un avvocato come si può fare?

[Domanda di Radu, 04/06/2016] Ho gravi problemi coniugali con mia ancora moglie. abbiamo in 50% un appartamento ed ognuno la sua auto. Nessuna violenza fisica. Mai. Circa 1,5 anni fà mia moglie si è trasferita da sua madre per il motivo che non può più vivere con me, motivandosi che vuole cominciare una vita nuova. L'anno scorso, in estate, sono andato all'estero per badare a mio padre sofferente poi per i suoi funerali. Mentre ero lì  mia moglie mi ha chiamato ( messaggiato ) informandomi che ha un compagno. Questo compagno è il direttore di produzione di azienda in cui lavoriamo io, mia moglie e il nostro figlio ( maggiorenne ). Un mese fa il nostro figlio è stato lasciato a casa. Adesso io sarei il prossimo ad essere eliminato perché dopo 13 anni di lavoro continuato nella stessa ditta adesso mi stanno perseguitando portandomi tra un reparto al altro per umiliarmi e determinarmi di lasciare. Mia moglie mi chiede la separazione consensuale a sue spese (decisamente sponsorizzate dal compagno-capo), separazione non gradita da me. Soffro di grave depressione, sono stato ricoverato per cirrosi epatica, non riesco ad affrontare le spese-avendo in carico figlio e la mia madre 85 enne. Ho raccontato in essenza la mia situazione. C'è molto altro, non approfondisco per non perdere il Suo prezioso tempo. Non posso permettermi un avvocato per motivi economici, se non faccio un prestito. Mi rivolgo a Lei per un primo utile consiglio su come posso chiedere danni morali alla moglie e al suo compagno per umiliazione, persa dignità sul lavoro e davanti alla gente che mi conosce come una persona seria, onesta. Come si chiama in termini giuridici e quale sono le mie probabilità? Ne vale la pena fare un prestito per poter pagare un avvocato, o abbasso la testa e accetto le "loro" condizioni? Sarei molto contento a ricevere la Sua gentile risposta, e se ha delle domande me le faccia pure all'indirizzo mail. Grazie. Distinti saluti.

Risposta: Ho letto la Sua email e se Lei abita in provincia di Vicenza La invito a contattarmi, perché mi piacerebbe poterLa aiutare: sono iscritta alle liste di Gratuito Patrocinio e potrei assisterLa sotto tale regime.

In ogni caso, tenga presente che se il Suo reddito (sommato a quello delle persone che vivono con Lei) non supera € 11.528,41, può recarsi presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della Sua città e chiedere di essere ammesso al gratuito patrocinio: il Consiglio stesso indicherà una lista di Avvocati iscritti e sarà possibile farsi assistere da un Avvocato senza pagare né il suo onorario né le spese legali.

L’Avvocato verrà poi liquidato dallo Stato. Sarà a quel punto l’Avvocato, con i documenti che Lei potrà portargli, a suggerirLe la migliore strada da intraprendere, in modo da essere tutelato dal punto di vista familiare e anche lavorativo.

Purtroppo, senza avere l’intera situazione sotto mano non posso darLe alcun altro consiglio, ma non esiti a contattarmi se desidera chiarire al telefono o via email alcuni punti.

Avv. Alessandra Bocchi
www.studiolegalebocchi.it
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