Per ottenere l'addebito della separazione è utile servirsi di un investigatore?

[Domanda di Lucia, 20/06/2012] Nel mese di Aprile ho mandato a mio marito richiesta di separazione in quanto sono 2 anni che ha una relazione extra coniugale. Da quando gli ho mandato la lettera tutti i welfare e va al mare a casa di lei, io ho chiesto la prima volta dove andava nel caso dovesse succedere qualcosa (io ogni spostamento che faccio vivendo ancora assieme lo metto al corrente di tutto) e lui mi ha risposto che con una richiesta di seoarazione lui non è più tenuto a dirmi nulla. Può fare questo finché è ancora a tutti gli effetti sposato con me, e potrebbe essere utile visto la certezza della cosa, mandarle a seguito un investigatore autorizzato, per avere delle prove che potrebbero in seguito servirmi? Grazie infinite.

Risposta: La sussistenza di una relazione extraconiugale, unitamente al comportamento del coniuge da lei descritto, potranno costituire, se adeguatamente comprovati, l'addebito della separazione qualora siano la causa che ha determinato l'impossibilità della prosecuzione della convivenza. In tal caso, una efficace attività investigativa consentirebbe di raccogliere prove idonee a supportare la sua richiesta di addebito, documentando la sussistenza di comportamenti incompatibili con i doveri coniugali posti in essere da suo marito, quali ad esempio una violazione del dovere di fedeltà, che diversamente sarebbero difficili da provare in giudizio. La lettera da lei inviata senz'altro non legittima il coniuge a non adempiere ai doveri derivanti dal vincolo matrimoniale; lo stesso allontanamento dalla casa coniugale generalmente avviene al momento dell'introduzione del procedimento di separazione mediante deposito del ricorso. In ogni caso, sarà solo il giudice ad autorizzare i coniugi a vivere separati e a determinare le condizioni economiche della separazione e, se del caso, dell'affidamento dei figli.
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